Nella nuova società digitale caratterizzata dalla facilità di comunicare e condividere pensieri, emozioni e conoscenze stanno, purtroppo, emergendo una nuova serie di reati e di crimini spesso classificati come computer crime.
Nella denominazione si vuole evidenziare il fatto che l’atto criminoso sia stato compiuto con l’uso di un computer. D’altra parte tale termine va inteso in una accezione ben più ampia e pervasiva.
Dagli anni sessanta quando un computer, al quel tempo denominato mainframe poteva occupare un piano intero di un palazzo e costare vari milioni di euro si è arrivati ad oggi dove il computer può nascondersi in uno spazio di una cruna di un ago con una potenza di vari ordini di grandezza maggiori. Tutti noi, ad esempio, sperimentiamo l’incredibile crescita della capacità dei supporti di memorizzazione e spesso possediamo telefonini o memorie usb, spesso dette pennette, di vari gigabyte (miliardi di byte).